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FLORA & FAUNA
GIGLIO

Descrizione:
Il Lilium è un genere di piante della famiglia delle Liliaceae, originario dell'Europa, Asia e Nord America, ha un'altezza da 1,20 a 2 m, comprende circa 80 specie e numerosi ibridi e cultivar, di piante dotate di bulbo a scaglie imbricate, disposte intorno ad un disco centrale, da cui originano inferiormente le radici, e superiormente lo stelo; le scaglie a seconda della specie, sono più o meno larghe, acuminate, serrate tra loro.

Le radici del bulbo sono perenni e non si rinnovano tutti gli anni come succede solitamente nelle piante bulbose, solo i gigli di origine Cinese e Giapponese alla ripresa vegetativa, formano un palco di radici avventlzzie sullo stelo sopra il bulbo a fior di terra, contribuendo alla nutrizione delle parti aeree.

Le foglie:
Le foglie generalmente lanceolate, più o meno strette con venature parallele, sono disposte attorno al fusto eretto, a volte in palchi, solitamente in ordine sparso.

I fiori:
I fiori a volte profumatissimi, sono terminali, spesso riuniti in numerose infiorescenze portate da lunghi steli, con forme e colori diversissimi. I Lilium volgarmente noti col nome di Giglio, vengono coltivate per lo più come piante ornamentali, nei giardlni per l'eleganza e il profumo dei fiori portati da fusti eretti, in vaso per i terrazzi e industrialmente per la produzione del fiore reciso, i più conosciuti sono il Lilium candidum noto col nome di Giglio della Madonna o Giglio di S. Luigi o ancora Giglio di S. Antonio, con corolle bianche intensamente profumate.

Coltivazione:
Solitamente la coltivazione dei gigli non presenta grosse difficoltà, vogliono esposizioni a mezz'ombra, una dosatura controllata delle annaffiature. I Lilium con palco di radici avventizie sullo stelo, vogliono suoli ben drenati, freschi nel periodo estivo, permeabili in profondità e arricchito in superfice con sostanze organiche ben decomposte, solo le specie europee come il L. candidum o quelle esotiche come il L. henryi e poche altre si adattano ai suoli calcarei.

Riproduzione:
La moltiplicazione avviene generalmente per divisione dei bulbi, semina o con i bulbilli che appaiono sul fusto in alcune specie.

Semina:
Il periodo della semina per ottenere i risultati migliori è l'autunno , mentre in primavera si seminano le specie a fioriturt tardiva come il L. philippinense var. formosanum che viene seminato da metà febbraio a marzo, riparando il terreno dai geli tardivi con delle stuoie.

Antichità:
Nel Medioevo si riteneva che il bulbo del giglio possedesse virtù medicinali quasi miracolose, fosse efficace rimedio contro peste ed epilessia, lenisse ferite e scottature e facesse ricrescere i capelli; oggi si sa che le sue virtù sono ridotte e che contiene un lenitivo per la pelle usato in cosmetica.
 
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